Nella valle, piccole aziende agricole a conduzione familiare si dedicano all’allevamento di bovini, ovini e caprini, per ottenere prodotti caseari.
Importante anche la coltivazione delle erbe officinali, destinate alla produzione di infusi, tisane, preparati erboristici e liquori, tra cui il tipico genepy.
Nei dintorni di Dronero e Villar San Costanzo, viene prodotto il Drôné, un vino di montagna unico nel suo genere, ottenuto dalle uve di un antico vitigno locale, il Nebbiolo di Dronero. Questo vino viene proposto rosso, rosato e bianco; di recente è stata recuperata un’antica ricetta a base di china e di altre erbe aromatiche che ha consentito di riprendere la produzione del Drôné chinato.
La Valle Maira era caratterizzata da tradizionali “mestieri”: venditori di acciughe, cavié (raccoglitori di capelli), bottai… Dopo la crisi sociale ed economica del dopoguerra, si sta verificando negli ultimi anni una ripresa dell’attività artigianale, grazie ad alcune famiglie che sono tornate in valle. A monte dell’abitato di San Damiano Macra, ad esempio, un’area artigianale ospita laboratori in cui si fabbricano mobili e si lavora la pietra, o ancora si producono dolciumi.
Nel comune di Canosio, nei pressi del Colle San Giovanni, viene estratta e lavorata l’ardesia, per ottenere le “lose” impiegabili per i tetti, a supporto dell’attività edilizia orientata al recupero dell’architettura tradizionale alpina.
La valle è tra le più selvagge e incontaminate della Provincia di Cuneo e viene molto apprezzata dai turisti sia in inverno sia in estate grazie alla ricchezza di ambienti naturali, alle innumerevoli testimonianze dell’arte medievale, alle sue borgate in pietra rimaste intatte, alla possibilità di praticare gli sport più svariati e all’ampia scelta di strutture di accoglienza, in grado di soddisfare tutti i gusti.
Negli ultimi anni si è particolarmente imposta la presenza del turismo straniero, soprattutto di lingua tedesca.
