Valle Maira

Percorsa per circa 60 chilometri dal torrente Maira, si presenta come un susseguirsi di strette gole e brevi radure, risalendo da Dronero fino al colle Maurin (2.637 m.), da cui un sentiero unisce la valle al territorio francese dell’Ubaye. Le cime più importanti sono: Rocca La Marchisa (3.071 m.), il monte Chersogno (3.026 m.), il Pelvo d’Elva (3.064 m.) e il Brec de Chambeyron (3.389 m.). Scendendo verso il fondovalle, i rilievi si addolciscono e, dal colle della Bicocca (2.285 m.), una stretta strada ex militare accompagna lo spartiacque con la vicina valle Varaita, raggiungibile tramite alcuni colli.

La valle si trovava al centro di diverse arterie di comunicazione molto attive nel Medioevo e queste popolazioni montane si distinsero per l’elevata cultura e per la profonda coscienza politica: infatti già nel 1396 gli abitanti dell’alta valle Maira si dotarono di statuti comunali.

La valle comprende 13 comuni (Villar San Costanzo, Dronero, Roccabruna, Cartignano, San Damiano Macra, Macra, Celle di Macra, Stroppo, Elva, Canosio, Marmora, Prazzo, Acceglio) ed è particolarmente apprezzata dai turisti per l’ambiente selvaggio e incontaminato che ben si presta all’escursionismo estivo e invernale, oltre che per le numerose ed interessanti testimonianze artistiche medievali.

  

  

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